L’immobilità non giova all’intestino
Tra le varie cause che possono provocare la stitichezza ci sono anche le variazioni delle abitudini di vita, come lo scarso esercizio fisico o l’immobilità prolungata.Infatti gli anziani e i pazienti ricoverati in ospedale spesso soffrono di stitichezza, che è possibile migliorare nel momento in cui si aumenta l’attività fisica.
Ma cosa succede alla funzionalità intestinale di individui in buone condizioni di salute e fisicamente attivi che rimangono a letto per un lungo periodo?
È la domanda cui ha cercato di rispondere uno studio recentemente condotto in Italia in volontari sani. Nei partecipanti un riposo forzato della durata di 35 giorni ha determinato stitichezza nel 60% dei casi, con un aumento della flatulenza e una riduzione della frequenza delle evacuazioni. L’immobilità prolungata non ha invece influenzato la consistenza delle feci e i sintomi gastrointestinali. Inoltre dopo 35 giorni non si è verificata alcuna variazione degna di nota delle condizioni generali di salute, del tono dell’umore e della qualità di vita dei partecipanti.
Dimostrando l’importanza dell’attività fisica sulla regolarità intestinale, lo studio ha fornito le basi scientifiche a supporto della necessità di una precoce mobilizzazione dei pazienti che passano lunghi periodi a letto per prevenire problemi di stitichezza.