Restrittivi con cautela

Restrittivi con cautela

Spesso si associa il gonfiore addominale all’assunzione di prodotti a base di grano o di latticini. Il peggioramento dei sintomi influenza la qualità di vita, si comincia con l’eliminare qualche alimento, ma il rischio quasi inevitabile è quello di privarsi di intere classi alimentari senza risultati.

È vero che alcuni carboidrati sono difficilmente digeribili e provocano fermentazione nell’intestino, con eccessiva produzione di acidi grassi a catena corta e di gas. Ed è anche vero che alcune proteine, come il glutine del grano e la caseina del latte, possono attivare il sistema immunitario gastrointestinale, provocando il fastidioso disturbo. Eppure solo la metà delle persone che associa il gonfiore al cibo riesce a beneficiare di una dieta selettiva. L’altra metà non trova alcun sollievo dall’eliminazione dei cibi sospettati.

Dunque è evidente che esistono altri fattori scatenanti, che variano da persona a persona e che non sono facilmente identificabili, neanche con il tradizionale diario alimentare. Ben vengano allora i cambiamenti alimentari, ma attenzione ai regimi restrittivi fai-da-te, oggi tanto in voga: potrebbero determinare gravi carenze alimentari senza veri benefici per la circonferenza addominale.
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