La riabilitazione possibile

La riabilitazione possibile

Immagine 1Quando la stitichezza è causata da una difficoltà a evacuare per disturbi della muscolatura del pavimento pelvico c’è una metodica da cui il paziente può trarre notevole giovamento: il biofeedback.

Si tratta di una tecnica riabilitativa finalizzata a rieducare il paziente attraverso una serie di esercizi specifici, una sorta di ginnastica attiva dello sfintere anale per allenare alcuni muscoli a contrarsi e altri a rilassarsi. In pratica viene inserita un’apposita sonda nel canale anale che registra le pressioni esercitate sulle sue pareti quando il paziente esegue gli esercizi, la cui corretta esecuzione potrà essere direttamente verificata attraverso un monitor. Ogni seduta dura circa 15 minuti e non richiede alcuna preparazione intestinale.

Al biofeeback si associa spesso l’elettroterapia, che consiste nella stimolazione delle fibre muscolari dello sfintere anale mediante corrente elettrica, una specie di ginnastica passiva. Anche in questo caso viene inserita una sonda nel canale anale al paziente sdraiato sul lettino e ogni sessione dura circa 10 minuti.

In genere le due procedure vengono effettuate una dopo l’altra nella stessa seduta; in alcuni casi è indicata la prosecuzione a casa della riabilitazione con apparecchio portatile domiciliare, in modo da consolidare i risultati ottenuti.
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