Rettocolite ulcerosa

Rettocolite ulcerosa


Definizione

La rettocolite ulcerosa (RCU) è una malattia infiammatoria cronica intestinale (in inglese inflammatory bowel disease o IBD) che interessa la mucosa, cioè lo strato più superficiale, della parete del retto e/o del colon. Si parla di proctite quando l'infiammazione colpisce il retto e di pancolite se coinvolge tutto il colon.



Sintomi

I principali sintomi della RCU sono diarrea, sangue e muco nelle feci e crampi a livello della parte bassa dell'addome e all'ano, che si accompagnano spesso a un urgente bisogno di evacuare per lo più con difficoltà. Nei casi in cui l'infiammazione è particolarmente estesa possono comparire anche febbre, perdita di peso, anemia da carenza di ferro, accelerazioni del battito cardiaco (tachicardia), profonda stanchezza, carenze di vitamine e di minerali. La malattia può manifestarsi in forma lieve-moderata (non più di 5-6 scariche diarroiche al giorno) ma anche con un attacco particolarmente grave (oltre 6 scariche giornaliere e disturbi generali).

Oltre all'intestino possono anche essere colpite le articolazioni, la cute, gli occhi e il fegato.

L'RCU ha un andamento cronico caratterizzato da periodi privi di sintomi che si alternano a fasi in cui la malattia si "riaccende" con la comparsa dei disturbi.


Cause

Anche se non si conoscono con esattezza le cause della RCU, si ipotizza che l'infiammazione sia provocata da una reazione abnorme da parte del sistema immunitario nei confronti di un agente infettivo (batterio o virus) oppure degli stessi componenti del nostro organismo, in assenza di microrganismi dannosi (detto meccanismo autoimmune). Inoltre sembra che anche i fattori genetici e lo stress contribuiscano allo sviluppo della malattia intestinale.


Fattori di rischio

Tra i fattori che predispongono il paziente a sviluppare la RCU ci sono avere un parente affetto dalla malattia, l'età, con un rischio maggiore al di sotto dei 30 anni e al di sopra dei 60 anni, e la razza bianca. Anche se attualmente il legame tra il consumo di determinati alimenti e la RCU non è certo, si ritiene che una dieta ricca di calorie, di grassi e di zuccheri ma povera di fibre possa in qualche modo favorire l'insorgenza della malattia. Non sono invece state dimostrate differenze fra sessi.

Complicazioni

Di frequente possono svilupparsi infiammazioni articolari (artrite), oculari (all'iride), cutanee (eritema nodoso), alle vie biliari e al rene (con formazione di calcoli).

Le più gravi complicazioni della RCU sono il megacolon tossico, una condizione in cui il colon si paralizza non lasciando più passare materiale, e il cancro intestinale. Il rischio di sviluppare questa forma tumorale aumenta in funzione della durata (8-10 anni) e dell'estensione della malattia (tutto il colon). Tuttavia, grazie a trattamenti sempre più efficaci, oltre il 90% dei pazienti con RCU non andrà incontro a tumore nel corso della vita.


Diario prima della visita medica

Prima di consultare un medico è bene informarsi se è necessario seguire una dieta particolare. Inoltre può essere utile annotarsi tutti i sintomi che si provano, inclusi quelli apparentemente non legati al motivo della visita stessa, gli eventuali stress o i recenti cambiamenti delle abitudini di vita, oltre alla lista completa delle terapie in corso e delle domande che si desidera rivolgere al medico.


Esami e diagnosi

Di solito per diagnosticare la RCU, dopo la raccolta delle informazioni sanitarie e la visita del paziente, si esegue un esame del colon (colonscopia) o del retto. Si tratta di indagini che permettono di osservare le numerose ulcerazioni molto piccole (da cui il termine rettocolite ulcerosa) e di prelevare piccoli campioni di tessuto (biopsia) da analizzare al microscopio (esame istologico).

Spesso si effettuano anche esami delle feci, per escludere eventuali infezioni, e del sangue per determinare la quantità di globuli bianchi e rossi e di emoglobina (emocromo) e la presenza di infiammazione.


Trattamenti

La terapia della RCU lieve o moderata comprende diversi farmaci abbinati a cambiamenti di stile di vita (seguire un'alimentazione sana, ridurre lo stress). Nei casi più difficili in cui questi interventi non migliorano il quadro dei sintomi e non riducono l'infiammazione dell'intestino oppure se insorgono gravi complicazioni si può ricorrere all'intervento chirurgico.


Stili di vita

Per controllare i sintomi e prolungare i periodi in cui il paziente è privo di disturbi possono essere messi in atto semplici accorgimenti volti a migliorare l'alimentazione e alcune abitudini di vita. Questi includono limitare il consumo di latticini ed evitare quello di latte, moderare l'introduzione delle fibre prediligendo cibi raffinati, non esagerare con la frutta e la verdura e abolire i piatti speziati e piccanti. Si suggerisce inoltre di non fare pasti troppo abbondanti, bere ogni giorno molta acqua e limitare il consumo di caffè e di bevande contenenti caffeina.

Dato che lo stress, aumentando l'acidità a livello dello stomaco, può peggiorare i sintomi di RCU, si consiglia di intraprendere iniziative per rilassarsi e per imparare a gestire nel modo migliore le situazioni stressanti, per esempio praticando una moderata attività fisica, seguendo tecniche di biofeedback, effettuando esercizi di rilassamento muscolare e imparando la respirazione diaframmatica.


Supporto

Una dei migliori sistemi per fronteggiare la malattia, che nei casi più gravi può pregiudicare il normale svolgimento di molte attività quotidiane, è informarsi il più possibile sulla RCU e sulle terapie più innovative disponibili. Questo può avvenire anche attraverso i gruppi di sostegno, che offrono pure l'opportunità di confrontarsi con altre persone che condividono gli stessi problemi e di ricevere un aiuto psicologico importante per migliorare la qualità di vita.

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