È estate, tempo di viaggi, di piacevoli distrazioni e di benessere psicofisico, ma anche di abitudini alimentari non proprio benefiche per l’intestino. L’aperitivo serale dopo una giornata al mare o alla fine di una passeggiata in montagna è una di queste. Il rischio è di eccedere con quei cibi tanto saporiti quanto nocivi proprio perché troppo salati, come patatine fritte, acciughe, olive in salamoia, salumi e bottarga. La caratteristica che accumuna questi alimenti è l’eccesso di sale, che causa inevitabilmente ritenzione di liquidi e gonfiore addominale. Attenzione allora alle indicazioni europee e italiane sulle dosi giornaliere raccomandate di sali minerali, secondo le quali l’apporto quotidiano di sodio non deve superare 3,5 grammi giornalieri. Sì all’aperitivo, ma con l’accortezza di eliminare, o quantomeno limitare, i cibi nei quali il sodio è aggiunto per aumentarne la conservabilità. Nella scelta del menù bene dunque privilegiare il pinzimonio con aggiunta di spezie o di erbe officinali e rimandare il pollo in fricassea alla stagione autunnale e ai freddi invernali.