Guerra intestinale a colpi di ossigeno

Guerra intestinale a colpi di ossigeno

Una dieta ricca di fibre è fondamentale per assicurare l’adeguata motilità intestinale, che spesso è alterata in caso di stitichezza. Se da un lato è risaputo che le fibre fanno bene all’intestino perché aiutano i batteri benefici, dall’altro finora non era ben chiaro il meccanismo attraverso cui svolgono la loro azione.

Grazie a uno studio appena pubblicato sulla rivista Science per la prima volta è stato dimostrato come i batteri buoni utilizzino le fibre presenti nella frutta, verdura e cereali integrali per stimolare le cellule dell’intestino a rendere l’ambiente ostile ai batteri “cattivi”.
In pratica i batteri buoni dell’intestino digeriscono le fibre alimentari producendo acidi grassi a catena corta che vengono inviati alle cellule che rivestono le pareti interne dell’intestino. Una volta giunte a destinazione, queste sostanze stimolano il metabolismo cellulare aumentando il consumo di ossigeno, riducendo così la sua concentrazione nel lume intestinale e rendendo l’ambiente inospitale per i batteri intestinali cattivi.

Dalla ricerca è emerso che il microbiota, ovvero l’insieme dei batteri “buoni” dell’intestino, e le cellule dell’intestino sono alleati per promuovere un circolo virtuoso che mantiene la salute intestinale. Secondo gli studiosi a regolare la disponibilità di ossigeno sarebbe un recettore presente sulle cellule intestinali il cui malfunzionamento può aumentare i livelli di ossigeno nell’intestino, rendendo l’individuo più suscettibile a microrganismi patogeni, come le salmonelle.
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