Preferire l’integrale per riequilibrare la flora
Il benessere dell’intestino si cura in primo luogo a tavola e il riso è uno dei cibi che non può mancare all’interno di un’alimentazione ben bilanciata e ricca di fibra, molto utile a riequilibrare la microflora intestinale in caso di stitichezza.
Le giuste combinazioni
Il gonfiore addominale è un disturbo molto diffuso, in particolare tra le donne, e viene percepito come una costante e fastidiosa sensazione di pienezza che nella maggior parte dei casi è dovuta a un accumulo di aria a livello intestinale.
Virtuose se solubili
Comunemente si crede che una dieta ricca di fibre, specie se associata all’ingestione di molta acqua, sia utile a ridurre il gonfiore addominale e il meteorismo grazie alla regolarizzazione delle funzioni dell’intestino. È vero invece che un eccesso di fibre può peggiorare la pigrizia intestinale e quindi facilitare l’accumulo di gas, soprattutto nell’anziano, che può risentire a causa dell’età di una funzionalità intestinale compromessa.
Ruoli da approfondire
È ormai dimostrato che il microbiota intestinale, la comunità di microrganismi che colonizza l’intestino, svolge un ruolo nell’insorgenza di alcuni sintomi gastrointestinali, gonfiore addominale compreso. Meno chiari sono i meccanismi alla base di questo sintomo così fastidioso.
La dieta anticrisi per gli anziani
Una dieta sana ed equilibrata, commisurata alle esigenze dell'età è fondamentale anche per le età più avanzate, ma in questi tempi di crisi gli anziani fanno fatica ad arrivare a fine mese e sono sempre più a rischio di malnutrizione.
Intestino più in forma grazie al cavolo
Il consumo quotidiano di broccoli, cavolfiori e cavoletti di Bruxelles potrebbe favorire il benessere intestinale. è quanto emerge da uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Journal of Functional Foods, secondo cui la regolare assunzione di questi vegetali abbasserebbe il rischio di sviluppare disturbi dell’apparato gastrointestinale, come colite e sindrome della permeabilità intestinale.
Intolleranza al lattosio
I sintomi delle persone affette da intolleranza al lattosio possono includere dolore addominale, gonfiore addominale, gas, diarrea e nausea. Tali sintomi possono essere gestiti con la modifica delle abitudini alimentari.
Stitici e intossicati?
Che la stitichezza - soprattutto quella ostinata - causi la produzione di tossine a loro volta responsabili di malesseri non solo intestinali è un convinzione diffusa che in realtà non ha fondamenti scientifici.
Un sintomo che non va mai trascurato
Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più frequenti e fastidiosi riportati da chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile (IBS) oppure di stitichezza.
Dalle mele un aiuto contro il gonfiore
L’aceto di mele, prodotto dal sidro o dal mosto di mela, è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. In particolare, può essere utile in caso di gonfiore addominale e di disfunzioni intestinali come la disbiosi, grazie alla presenza di pectina e di probiotici che favoriscono il ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale contrastando l’attività dei batteri cosiddetti “cattivi”.
Con tutte quelle bollicine
Liscia o frizzante, ognuno ha i propri gusti per quanto riguarda l’acqua da bere. C’è chi esalta le virtù gastrointestinali dell’acqua gassata o, al contrario, chi la ritiene non proprio benefica per stomaco e intestino. In ogni caso se ne parla sempre in maniera aneddotica, in base a esperienze personali.
Il transito lo regolano i batteri
La stitichezza cronica è una condizione diffusa, che secondo le stime ufficiali riguarda fino al 20% della popolazione generale. Una delle aree su cui si sta concentrando l’interesse dei gastroenterologi per comprenderne le cause ancora poco note è quella del microbiota, l’insieme dei microrganismi che colonizza il tratto intestinale.
Meno mangi meno invecchi
Mangiare meno può aiutare a rimanere giovani. Ridurre le calorie introdotte ogni giorno potrebbe infatti ritardare il processo di invecchiamento delle cellule perché rallenterebbe l’attività dei ribosomi, organelli cellulari responsabili della produzione di proteine.
Frutta: quale e quando
È risaputo che consumare la frutta lontano dai pasti aiuta a diminuire il gonfiore addominale che affligge molte persone nel dopopranzo o dopocena. Il consiglio è di utilizzarla cotta oppure fresca come spuntino mattutino o pomeridiano.
Quando la cura inizia a tavola
Le emorroidi sono normali strutture anatomiche situate nella parte terminale del retto dove contribuiscono a migliorare la continenza anale. Tuttavia quando le emorroidi si gonfiano o si infiammano possono dar luogo ai fastidiosi sintomi che caratterizzano la malattia emorroidaria.
Ricordi dannosi
Si parla ormai dell’intestino come del secondo cervello....
Fastidi da non sottovalutare
I disturbi dell’apparato digerente rischiano di essere spesso sottodiagnosticati. Lo documenta un’indagine statunitense condotta su quasi 2.000 individui che presentavano sintomi gastrointestinali di diverso tipo e grado.
La donna è più irritabile: lo dicono i geni
Per ogni uomo che soffre di sindrome del colon irritabile ci sono 3 donne che lamentano lo stesso disturbo. Si tratta di un problema molto diffuso nella popolazione che provoca sintomi particolarmente fastidiosi, tra cui gonfiore e dolore addominale, e le cui origini precise sono ancora tutte da scoprire.
Il primo passo è idratare bene
Con l’arrivo della bella stagione e del caldo è fondamentale bere molti liquidi per garantire un’adeguata idratazione dell’organismo, che così svolge al meglio tutte le sue funzioni, tra cui anche quelle intestinali e digestive.
Per la frutta tutti i momenti sono buoni
Per stare in buona salute bisogna consumare abitualmente almeno 3 porzioni di frutta, in qualsiasi momento della giornata, - udite, udite - anche a fine pasto. A far crollare il mito secondo cui la frutta andrebbe consumata a digiuno per evitare l’accumulo di gas nell’intestino sono le linee guida per una sana alimentazione della Società Italiana di Nutrizione Umana.