I batteri (buoni) ringraziano

I batteri (buoni) ringraziano

L’anello di congiunzione tra il consumo eccessivo di sale e le patologie cardiovascolari associate potrebbe essere il microbiota intestinale, l’insieme delle specie batteriche presenti nell’intestino.

Secondo uno studio tedesco pubblicato sulla rivista Nature una dieta a elevato tenore salino sarebbe in grado di alterare la composizione della flora intestinale, con effetti sulla pressione sanguigna e sul sistema immunitario. Il sale agirebbe riducendo la concentrazione di microrganismi “buoni” come i lattobacilli, con un impatto sui processi coinvolti nell’immunità e nell’ipertensione. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo avere analizzato il microbiota intestinale di adulti sani nutriti per 2 settimane con una dieta arricchita in sale. Al quattordicesimo giorno i lattobacilli erano praticamente scomparsi. Anche se ancora non si conosce quale sia il meccanismo alla base degli effetti osservati, da oggi c’è una ragione in più per rinunciare ai piatti eccessivamente sapidi. Le indicazioni arrivano dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che raccomanda un apporto giornaliero massimo di 5 grammi.
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Benessere intestinale
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