Stitici e intossicati?
Che la stitichezza - soprattutto quella ostinata - causi la produzione di tossine a loro volta responsabili di malesseri non solo intestinali è un convinzione diffusa che in realtà non ha fondamenti scientifici.
Cambio di dieta: sì, ma con lentezza
Il passaggio drastico da un’alimentazione tipicamente occidentale, per lo più a base di cibi raffinati e di origine animale, a una dieta vegetariana implica un cambiamento drastico nel consumo giornaliero di fibra: dai 15-20 grammi assunti abitualmente si arriva facilmente a 70 grammi, per lo più derivati da legumi, cereali integrali, frutta e verdura.
Un sintomo che non va mai trascurato
Il gonfiore addominale è uno dei sintomi più frequenti e fastidiosi riportati da chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile (IBS) oppure di stitichezza.
Dalle mele un aiuto contro il gonfiore
L’aceto di mele, prodotto dal sidro o dal mosto di mela, è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. In particolare, può essere utile in caso di gonfiore addominale e di disfunzioni intestinali come la disbiosi, grazie alla presenza di pectina e di probiotici che favoriscono il ripristino dell’equilibrio della flora batterica intestinale contrastando l’attività dei batteri cosiddetti “cattivi”.
La salute è integrale
In caso di stitichezza ben venga il consumo di cereali come riso, grano, avena o orzo, purché integrali. A dimostrarlo è uno studio recentemente pubblicato sull’autorevole rivista American Journal of Clinical Nutrition, che ha valutato gli effetti di una dieta a base di cereali integrali o raffinati sulla salute intestinale di 81 adulti sani.
Se non è glutine sarà fruttano?
Il gonfiore addominale di cui molte persone soffrono dopo aver ingerito alimenti contenenti frumento potrebbe essere dovuto a una particolare sensibilità al fruttano e non al glutine come comunemente si crede.
Il benessere viene dal cavolo nero
Reperibile da novembre fino ad aprile soprattutto nelle regioni centrali e meridionali della nostra penisola, il cavolo nero rappresenta una di quelle verdure che non dovrebbe mai mancare sulle nostre tavole in questa stagione dell’anno.
È tempo di caldarroste
Insieme ai suoi colori l’autunno è arrivato con una gerla piena di deliziosi frutti di stagione: castagne, uva, fichi, cachi. Le castagne in particolare, oltre a essere la gioia di adulti e bambini, sono un valido aiuto contro la stitichezza dei più piccoli.
Sì alle fibre anche nel weekend
Tutta la settimana a dieta e poi dal venerdì alla domenica si scordano frutta e verdura e si da via libera al cosiddetto junk food. Oltre all’inevitabile e dannoso effetto yo-yo sul peso, i weekend senza regole alimentari danneggiano l’intestino e i preziosi batteri che lo popolano, fra i primi responsabili del nostro benessere.
Con tutte quelle bollicine
Liscia o frizzante, ognuno ha i propri gusti per quanto riguarda l’acqua da bere. C’è chi esalta le virtù gastrointestinali dell’acqua gassata o, al contrario, chi la ritiene non proprio benefica per stomaco e intestino. In ogni caso se ne parla sempre in maniera aneddotica, in base a esperienze personali.
Le prugne secche salgono sul podio
Oltre che efficaci sono gradevoli al palato, ben tollerate, facili da trovare e fonte di importanti nutrienti come rame, vitamina K e potassio: sono queste le caratteristiche che rendono le prugne secche l’alimento ideale nella lotta alla stitichezza.
Benefici di stagione
I fichi, frutti presenti in tutto il bacino del Mediterraneo dall’estate all’autunno a seconda delle varietà, sono storicamente raccomandati per le loro proprietà benefiche in molti disturbi intestinali, compresa la stitichezza.
Da noi la celiachia è ancora sottostimata
Non dev'essere facile, nel paese per antonomasia della pasta e della pizza, essere intolleranti al glutine che si trova nel grano e nei suoi derivati, quindi in molti piatti tipici italiani. Ma è proprio quanto accade ai celiaci...
Cosa fare se la futura mamma soffre di gonfiore
Molte donne durante la gravidanza soffrono di pancia gonfia, principalmente per la presenza del progesterone, un ormone che, rallentando il processo digestivo, causa un eccesso di gas a livello addominale determinando una sensazione di gonfiore.
Strategie da rientro
È ormai settembre: il rientro dalle vacanze ha portato con sé un intestino più pigro del solito. La causa è da cercare nelle abitudini alimentari non sempre salutari tipiche del periodo estivo. Ritrovare la normalità non è difficile, basta recuperare uno stile di vita un po’ più sobrio.
Il segreto della linea è francese
In tema di controllo del peso, il modello francese sembra essere quello vincente: tre pasti al giorno, a orari fissi, seduti a tavola, con altre persone, in piacevole compagnia. Chi aderisce maggiormente a questo stile alimentare, che tanto rispecchia la cultura del bacino mediterraneo, ha minori probabilità di essere sovrappeso o obeso.
La dieta senza glutine
Seguire una dieta gluten free, vuol dire prestare particolare attenzione nell’evitare i seguenti alimenti...
Un’alimentazione che può gonfiare
Ai vegetariani talvolta capita di accusare fastidiosi gonfiori addominali, soprattutto se hanno appena adottato questo regime alimentare. In genere ciò è dovuto all’aumento della quantità di fibre nella dieta e si manifesta soprattutto se prima se ne assumevano poche.
L’abbinamento è vincente
Curcuma e semi di finocchio, insieme sulla tavola invernale, sono un rimedio ideale contro il gonfiore addominale. La curcuma è un rizoma di origine asiatica ormai diffuso anche nei Paesi occidentali.