No ai luoghi comuni di chi scia

No ai luoghi comuni di chi scia

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A minacciare le corrette abitudini alimentari degli appassionati di sci intervengono spesso fattori "ambientali" e luoghi comuni nei quali non bisogna cadere se si tiene alla linea.

Prima di tutto bisogna cercare di resistere alle tentazioni rappresentate dalla classica cucina proposta dai rifugi d'alta quota: per quanto invitante e appetitosa, e spesso basata su ingredienti locali e quindi naturali, rischia di appesantire troppo, soprattutto a pranzo. Dopo un apporto elevato di calorie, infatti, l'organismo è appesantito dalla digestione: in questa fase, il tratto gastro-intestinale richiama maggiori quantità di sangue impoverendo d'ossigeno il cervello e i muscoli. Inevitabile sentirsi mano pronti sugli sci, rischiando magari qualche infortunio. Chi scia, inoltre, si rivolge spesso al cioccolato per ottenere energia di pronto utilizzo, ma bisogna tenere conto dei grassi che contiene: meglio quindi preferire quello fondente e meglio ancora orientarsi su yogurt, frutti o crackers.


Da sfatare poi il luogo comune delle bevande alcoliche che proteggono dal freddo: la sensazione è determinata dall'immediata dilatazione dei vasi sanguigni (vasodilatazione) determinata dall'alcol, ma è transitoria e seguita dalla reazione opposta (vasocostrizione) che può aumentare la sensazione di freddo. Intanto si sono accumulate diverse calorie che si potevano evitare.

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