Sindrome dell’intestino irritabile: notizie dal microbiota

Sindrome dell’intestino irritabile: notizie dal microbiota

La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), un disturbo che riguarda circa il 7-10% della popolazione, si manifesta con stipsi, diarrea e dolori addominali. Diversi studi hanno dimostrato che la flora intestinale - o microbiota - di chi ne soffre si differenzia notevolmente da quella delle persone sane.

La ricerca più recente si è concentrata pertanto sulle caratteristiche del microbiota e sui fattori in grado di influenzarlo, con la speranza di chiarire i meccanismi alla base della sindrome. Tra i principali imputati il sistema immunitario e i meccanismi infiammatori. Ultimamente altri fattori si sono aggiunti alla lista.

Per esempio un ampio gruppo di sostanze noto con l’acronimo FODMAP, che comprende una serie di zuccheri semplici poco assorbiti dall’intestino tenue che producono gas intestinali in seguito alla fermentazione indotta dai microrganismi intestinali patogeni. È infine in fase di studio la relazione tra microbiota e sistema nervoso centrale.

Mentre è nota l’associazione tra ansia o depressione e sintomi dell’IBS, più nuova è l’evidenza di una possibile influenza del microbiota intestinale sul cervello.

Studi recenti hanno dimostrato che la somministrazione a lungo termine di alcuni probiotici è in grado sia di influenzare l’attività di alcune regioni cerebrali coinvolte nell’elaborazione dei segnali che arrivano dall’intestino sia di diminuire stress psicologico, ansia e depressione.

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