Le stime riportate in letteratura indicano lunghezze variabili tra 4 e 9 metri. Tale eterogeneità dipende da molteplici fattori, in primis la tecnica utilizzata per la misurazione che può essere chirurgica, radiologica o autoptica. Per esempio le stime effettuate sui cadaveri durante le autopsie riscontrano i valori più alti in quanto dopo la morte i muscoli intestinali tendono ad allungarsi. Ci sono poi fattori individuali che influenzano la lunghezza del tubo digerente, quali il peso, il sesso e l’età; per esempio nel periodo evolutivo compreso tra la gestazione e i 20 anni di età la lunghezza dell’intestino aumenta di quasi 6 volte.