Probiotici: cosa sono e perché sono utili

Probiotici: cosa sono e perché sono utili

Sempre più spesso si sente parlare dei probiotici come di un utile rinforzo alla flora intestinale. Ma cosa sono davvero e quando fanno bene?

A favore della vita. È questo il significato della parola ‘probiotico’, dal greco pro-bios. Un termine davvero azzeccato. Non solo perché la loro presenza ha un effetto benefico per la salute umana, ma anche perché si tratta di organismi vivi.

Con questo termine, infatti, si indica quell’insieme di microrganismi vivi che, ingeriti nelle giuste quantità, apportano un beneficio alle funzioni dell’organismo. Si tratta di una definizione piuttosto ampia, frutto del fatto che la ricerca scientifica in quest’ambito è ancora giovane e fertile. Che cosa sappiamo, dunque?

Un primo punto fermo è che non tutti i microrganismi che assumiamo sono probiotici. Perché si possano definire tali, infatti, devono rispettare almeno tre requisiti.

Il primo è non essere agenti patogeni, ossia non appartenere a ceppi di batteri o altre forme di vita portatrici di malattie. Al contrario, i prebiotici devono aver scientificamente dimostrato di apportare un effettivo beneficio a chi li ospita.

Il secondo criterio è quello di non essere ospiti passivi, ma coloni vivi e attivi, capaci di moltiplicarsi con successo all’interno dell’ecosistema intestinale. Non vanno, ad esempio, confusi con i fermenti lattici o i batteri presenti nello yogurt. Questi, infatti, pur essendo vivi, non sono capaci di riprodursi all’interno del nostro corpo.


Infine, devono essere ingeriti nella quantità adeguate ad avere un qualche impatto benefico. E questo è forse il punto più importante e insidioso. Perché i probiotici abbiano un effetto positivo, si stima che ne vadano ingeriti almeno un miliardo al giorno. È una quantità che l’alimentazione quotidiana non è in grado di sopperire, per cui serve integrarli con prodotti specifici.


La loro assunzione è indicata soprattutto quando stress, antibiotici o infezioni intestinali creano uno squilibrio nelle popolazioni di microrganismi che, abitualmente, abitano le ultime regioni del nostro intestino.

La loro presenza, infatti, aiuta il nostro corpo a scomporre e assorbire le sostanze nutritive di cui abbisogniamo per vivere. Non solo: favoriscono anche l’attività del sistema immunitario, rendendoci più reattivi all’arrivo di organismi indesiderati, e tengono sotto controllo le popolazioni di batteri nocivi. In pratica, nutrendo i microrganismi probiotici, quelli patogeni rimangono a bocca asciutta. Su questo aspetto, la ricerca biomedica fa continuamente nuove scoperte.

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