Malattia di Crohn

Malattia di Crohn

Definizione

La malattia di Crohn (MC) fa parte del gruppo delle malattie infiammatorie croniche intestinali (in inglese inflammatory bowel disease o IBD) e può coinvolgere tutti gli strati della parete di qualsiasi tratto del tubo digerente, dalla bocca all'ano. Nella maggioranza dei casi però la malattia è localizzata a livello dell'ileo (porzione finale dell'intestino tenue) e/o del colon.


Sintomi

Anche se può manifestarsi a qualsiasi età, in genere la MC colpisce soprattutto gli adolescenti, gli adulti da 20 a 40 anni e gli anziani nella fascia di 60-70 anni. Inizialmente si può avere soltanto febbre poi compaiono dolori addominali, soprattutto a livello della parte destra dell'addome dove la malattia si localizza più spesso, diarrea (3-4 scariche al giorno), con feci acquose, ma di solito senza sangue visibile a occhio nudo (anche se frequenti sono gli episodi di sangue occulto nelle feci) e talvolta contenenti notevoli quantità di sostanze grasse (steatorrea). Dato che la MC, soprattutto se coinvolge ampi tratti dell'intestino, altera l'assorbimento di molti nutrienti si possono anche riscontrare perdita di peso, deficit nutrizionali (vitamine, sali) e ritardo della crescita.

La MC può interessare molti altri organi, come le articolazioni, gli occhi, la pelle e il sangue.

Essendo il MC una malattia cronica, coloro che ne soffrono trascorrono periodi più o meno lunghi di miglioramento (fasi di remissione), alternati ad altri durante i quali i sintomi si ripresentano (fasi di riacutizzazione).


Cause

Anche se le cause della MC non sono state ancora definite con esattezza, l'ipotesi più probabile è che sia una malattia multifattoriale, cioè dovuta a un insieme di fattori che interagiscono tra loro: una predisposizione genetica (si è infatti scoperto che nei pazienti con MC c'è un gene difettoso), un danno dei tessuti intestinali provocato da una reazione immunitaria innescata dai batteri della flora del tratto gastrointestinale (fenomeno autoimmune) e fattori ambientali (dieta ricca di proteine animali, fumo).


Fattori di rischio

I fattori che aumentano il rischio di contrarre la MC sono un'età tra 20 e 40 anni e superiore a 60 anni, un fratello ammalato di MC, il sesso femminile, il fumo di sigaretta e un'alimentazione ricca in grassi animali. La MC è molto diffusa nei Paesi industrializzati e nel Nord d'Europa, molto probabilmente in ragione delle abitudini alimentari e degli stili di vita adottati. Inoltre che soffre di MC sembra incorrere in un maggiore rischio di sviluppare un tumore intestinale.


Complicazioni

Le complicazioni più frequenti di un intestino infiammato in modo persistente sono l'occlusione e la perforazione intestinale, la formazione di ascessi e di fistole (piccoli tunnel che mettono in comunicazione l'intestino con altri organi), il malassorbimento di alcuni nutrienti (grassi, vitamine B12, D e K), la riduzione dei livelli di calcio, magnesio e potassio e lo sviluppo di tumori intestinali. Inoltre la MC può portare a perdita di peso e di massa muscolare, ritardo della crescita, anemia, disturbi della pelle (eritema nodoso), trombosi venosa profonda, artrite e congiuntivite.


Diario prima della visita medica

Oltre a chiedere se è necessario evitare di consumare alimenti specifici, prima di recarsi alla visita sarebbe opportuno annotarsi tutti i disturbi, inclusi quelli che in apparenza non sono legati al motivo del consulto medico, le situazioni di stress, nonché portare un elenco dettagliato delle eventuali terapie in corso e delle domande riguardanti la malattia.


Esami e diagnosi

Una volta effettuata la visita del paziente e raccolti i sintomi e le informazioni sulle eventuali malattie precedenti, per diagnosticare la MC è necessario eseguire un esame per determinare la presenza di lesioni a livello gastrointestinale (colonscopia o gastroscopia) e per prelevare un frammento di tessuto (biopsia) da analizzare al microscopio (esame istologico). È inoltre importante distinguere la MC dalla rettocolite ulcerosa, un'altra malattia infiammatoria cronica intestinale con sintomi simili ma molto più diffusa nella popolazione.


Trattamenti

La terapia della MC si basa sull'impiego di farmaci, sulla chirurgia e sulla modifica di alcune abitudini di vita (dieta, fumo) ed è diretta al miglioramento dei sintomi e al mantenimento dello stato di remissione della malattia. È necessario ricorrere all'intervento chirurgico di rimozione di parti di intestino quando si verifica un blocco intestinale, in caso di complicazioni oppure dell'insuccesso del trattamento con farmaci.


Stili di vita

Comportamenti quali seguire un'alimentazione adeguata e smettere di fumare sigarette sono fortemente raccomandati per il trattamento dei sintomi della MC, soprattutto nelle fasi di riacutizzazione della malattia. In particolare, si consiglia di evitare di consumare il latte e i latticini, di integrare la dieta con supplementi di vitamine e sali minerali, di moderare l'introduzione delle fibre nella dieta quotidiana, di limitare il consumo di bevande con caffeina, di bere ogni giorno molta acqua e di non fare pasti abbondanti, distribuendoli nell'arco della giornata. Anche praticare con regolarità una moderata attività fisica e ridurre lo stress quotidiano possono essere d'aiuto per controllare i disturbi.


Supporto

Dato che una malattia cronica come la MC può incidere notevolmente sulla vita di tutti i giorni, è consigliabile tenersi costantemente aggiornati sulle novità non solo in tema di terapia, ma anche riguardo le scoperte più recenti in altri settori. Una delle soluzioni per informarsi sulla MC è aderire a un gruppo di sostegno, anche per il vantaggio di confrontarsi con altri malati che condividono gli stessi problemi e di ricevere il sostegno emotivo che per molti è indispensabile per riuscire a convivere con la malattia e ottenere una buona qualità di vita.

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