La virtù è nella routine
Se già si fatica ad andare in bagno, in viaggio il disturbo è destinato a peggiorare. Le analisi statistiche dicono infatti che soffre di stitichezza circa il 40% di chi si sposta per lavoro o per trascorrere una vacanza lontano da casa.Le ragioni sono diverse: modificazioni della routine, cambiamenti improvvisi della dieta, jet lag o tempi di sonno ridotti, tutti fattori in grado di boicottare i ritmi circadiani e di influenzare i processi digestivi. Uno dei rischi del cambiamento alimentare è l’improvvisa carenza di fibre nella dieta, soprattutto se a casa la colazione abituale si basa sul consumo di cereali ricchi in fibra.
Il rimedio migliore per superare questa speciale “crisi di astinenza” è ridurre il consumo di fibre già qualche settimana prima di partire. In molti casi è invece in agguato l’indigestione acuta, dovuta a un eccesso di cibi eccessivamente grassi o proteici, in altri la disidratazione o l’abuso di alcool. Un ulteriore causa di pigrizia intestinale è la sindrome da “toilette sicura”, che non permette di rilassarsi a sufficienza in un contesto ambientale non abbastanza familiare.
Ecco allora qualche trucco per attenuare i danni: camminare appena alzati, non trascorrere troppo tempo in macchina ma fare soste frequenti, bere acqua e darsi il tempo di andare in bagno quando se ne sente il bisogno, mangiare frutti di bosco a colazione e - soprattutto - cercare di instaurare il più possibile una nuova routine.