Piccolo e sensibile alla motilità

Piccolo e sensibile alla motilità

Un sensore che una volta inghiottito è capace di rilevare i movimenti del tratto gastrointestinale potenzialmente utile a diagnosticare i disturbi della motilità, come stitichezza, problemi di deglutizione, reflussi, nausee e meteorismo.

Non è fantascienza, ma è il risultato della collaborazione di università e centri di ricerca statunitensi che hanno sviluppato questo piccolo dispositivo su un supporto di materiale così flessibile da poter essere arrotolato e facilmente ingerito. Nello stomaco la capsula si dissolve e il sensore si appoggia alla mucosa gastrointestinale dove è in grado di rilevare la motilità della parete misurando la quantità di cibo introdotta e di analizzare le modalità con cui esso transita. Il dispositivo utilizza il fenomeno piezoelettrico per estrarre dal movimento stesso l’energia elettrica. Tale energia costituisce di per sé una misura della motilità gastrica, oltre a garantire il funzionamento del sensore stesso. Non ancora disponibile, per ora è stato sperimentato con successo su stomaci animali dove per la prima volta si è dimostrato che un dispositivo flessibile piezoelettrico è grado di resistere nell’ambiente gastrico fino a due giorni senza essere distrutto.
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