Microbiota, la fabbrica delle vitamine

Microbiota, la fabbrica delle vitamine

La comunità di microbi del nostro intestino è un complesso ecosistema da preservare, non solo perché aumenta l’efficienza della digestione, ma anche perché sintetizza sostanze fondamentali per noi, come le vitamine del gruppo B o l’acido butirrico.

Sarebbe un bel problema se, durante una domenica di fai-da-te, mentre smontiamo una radio, un computer o un vecchio mobile, scoprissimo che ci mancano questo o quell’attrezzo, o che non abbiamo abbastanza viti e bulloni con noi.

Ebbene, il nostro corpo si trova costantemente di fronte a questo problema: nella sua cassetta degli attrezzi, infatti, mancano enzimi, acidi e vitamine che invece sono fondamentali per il metabolismo. Il corpo non sa come fabbricarle o non ne estrae abbastanza dal cibo che ingerisce. Per fortuna, però, tra le pieghe tortuose del nostro intestino abita una vasta comunità di microrganismi: batteri, funghi e virus capaci di sopperire alle nostre mancanze in cambio di un ambiente adatto alle loro esigenze e di un po’ di cibo.

Ma quali sostanze vengono prodotte da questa indispensabile fabbrica biologica? Ecco alcuni esempi.

Tra i composti più importanti troviamo alcune vitamine del gruppo B, quali B1, B2, B6, B9 e B12, che giocano un ruolo indispensabile nei processi chimici con cui le cellule umane ottengono energia dagli alimenti. Almeno indirettamente, dunque, il microbiota può influenzare l’energia del proprio ospite.

Altrettanto importante è la vitamina K, che favorisce il legame del calcio nelle ossa e la coagulazione del sangue.

Dal metabolismo dei microrganismi dipendono anche la sintesi di alcuni enzimi o di aminoacidi quali l’arginina e la glutammina, utili a mantenere in salute la barriera intestinale.

Il microbiota però non aiuta soltanto creando, ma anche distruggendo. Grazie alla loro attività di fermentazione e putrefazione dei resti alimentari siamo in grado di assimilare molte molecole per noi indigeribili. È il caso dei polisaccaridi di origine vegetale, dei polifenoli e delle fibre: sono tutte fondamentali in una dieta sana ed equilibrata - nel nostro corpo vengono scomposte per realizzare acidi grassi a catena corta - ma non saremmo in grado di digerirle senza il valido aiuto dei nostri inquilini.

Un esempio di questi acidi è l’acido butirrico: odore sgradevole, sapore dolciastro, utilissimo per proteggere l’intestino da infiammazioni e dal rischio di cancro. I batteri lo producono fermentando fibre e carboidrati non digeribili. Orzo, avena, crusca e riso integrale sono perciò una via naturale per stimolarne la produzione.

Questi sono alcuni degli esempi più famosi e documentati, ma gli studi scientifici sui benefici e sul ruolo delle comunità di microrganismi per la saluta umana sono un cantiere aperto, e molto rimane ancora da scoprire.
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