Bifidobatterio: identikit di un alleato

Bifidobatterio: identikit di un alleato

Gli scienziati lo chiamano BB536: è uno dei batteri intestinali più sicuri e studiati per gli effetti benefici che ha per il nostro intestino. La scienza lo ha messo sotto la lente d’ingrandimento sin dal 1969, quando è stato isolato da un essere umano e fatto riprodurre in laboratorio per verificarne le caratteristiche.

In mezzo secolo ne sono state chiarite le proprietà. Questo specifico ceppo di specifico di bifidobatterio (Bifidobacterium longum) infatti ha dimostrato con un’enorme quantità di prove di riuscire a modulare positivamente la composizione dell’intero ecosistema microbico che alberga nell’intestino umano, il cui equilibrio è collegato al benessere dell’organismo. È quindi un potente probiotico, capace di agire sullo stato dei trilioni di organismi microbici costituenti la nostra flora batterica, ad esempio ripristinando la flora batterica dopo una dieta squilibrata.

Dopo la sua scoperta BB536 è stato incorporato in vari prodotti come bevande a base di latte, yogurt, latte in polvere e integratori nutrizionali e così commercializzato da più di 40 anni. Nel 1996, addirittura i prodotti a base di yogurt contenenti BB536 sono stati insigniti dello status di Food for Special Health Uses dal Ministero della Salute giapponese, avendo verificato che sono alimenti che presentano prove scientifiche sufficienti per sostenere l'indicazione sulla salute e il miglioramento intestinale.

Oltre all’azione probiotica riesce – proprio grazie ad essa – a migliorare lo stato di numerosi disturbi intestinali, come la stipsi. Numerosi studi sull'uomo hanno dimostrato infatti che l'ingestione di BB536 può stimolare la crescita di bifidobatteri benefici e ridurre i livelli di sostanze putrefattive, migliorando così i problemi di defecazione.

Contemporaneamente BB563 riesce ad avere una misurabile azione anti-allergica (in particolare contro riniti causate da pollini di cedro), a combattere le infezioni (riducendo la presenza di batteri patogeni) e a modulare, rafforzandolo, il sistema immunitario

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