Rimettere in sesto la flora batterica: che fermenti scegliere?

Rimettere in sesto la flora batterica: che fermenti scegliere?

Uno studio recente ha dimostrato che il Bifidobacterium longum e il Lactobacillus rhamnosus funzionano molto bene: hanno ridotto i batteri dannosi e aumentato quelli benefici nell’intestino.



I fermenti lattici – anche detti probiotici – sono molto utilizzati: la ricerca scientifica ne ha descritto le numerose proprietà benefiche e l'impatto positivo. Le persone che hanno problemi di intestino li consumano in grandi quantità. Al giorno d'oggi, però, sugli scaffali delle farmacie sono disponibili centinaia di ceppi batterici diversi, quindi ci si potrebbe chiedere: quale scegliere?

Un gruppo di ricercatori italiani facenti capo all’Università di Milano ha provato a vedere cosa succede a chi ingerisce Bifidobacterium longum e Lactobacillus rhamnosus, due microrganismi commercializzati in combinazione. Venti persone, tutte sane, sono state divise in due gruppi: dieci hanno preso i probiotici per un mese prima di colazione, mentre gli altri dieci lo hanno fatto dopo colazione. Gli scienziati hanno quindi osservato come cambiava lo stato della loro flora batterica.

Risultato: prendere i fermenti prima o dopo i pasti non cambiava nulla. I bifidobatteri e i lattobacilli in combinazione hanno comunque colonizzato l’intestino modulando la flora batterica esistente. Nello specifico gli strumenti dei ricercatori hanno potuto vedere che nell’intestino dei volontari sono diminuiti i batteri potenzialmente dannosi (come Firmicutes, la cui presenza è correlata all’obesità o i proteobatteri , un gruppo di microbi spesso coinvolto nell'insorgenza e nella progressione di malattie gastrointestinali). Sono aumentati invece i batteri positivi, ad esempio quelli del genere Blautia, il cui metabolismo dà energia alle cellule dell’intestino e produce composti antinfiammatori e Akkermansia, batterio coinvolto nel mantenimento delle funzioni di barriera intestinale e che svolge un ruolo fondamentale nello stato di salute generale dell'ospite.



Insomma, l’assunzione di Bifidobacterium longum (ceppo BB536) e di Lactobacillus rhamnosus (ceppo HN001) ha un effetto di modulazione positiva sul microbiota intestinale di individui sani.
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