Quando la dieta fallisce

Quando la dieta fallisce

Per quanta determinazione ci si possa mettere, abbinando le restrizioni alimentari all'esercizio fisico, spesso la dieta fallisce proprio in vista dell'obiettivo, nelle fasi finali. Perdere i primi chili, infatti, è relativamente semplice: durante le prime settimane il corpo perde soprattutto acqua e il peso cala, poi l'organismo si adatta e il metabolismo rallenta.

A questo punto è facile demotivarsi e abbandonare sacrifici che sembrano vani.

Qualche suggerimento per superare questo difficile fase viene dagli specialisti della Mayo Medical School di Rochester (USA) che consigliano di valutare con maggiore attenzione le proprie abitudini, alla ricerca di qualche abitudine errata che non è ancora stata corretta e che può rappresentare una ulteriore possibilità di intervento.I nutrizionisti statunitensi ricordano per esempio che anche in minime quantità le bevande alcoliche (soprattutto superalcolici e cocktail) comportano un apporto calorico non indifferente e che la medesima considerazione vale anche per il latte intero e i carboidrati raffinati.

Per non rischiare di vanificare i sacrifici che si sono affrontati fino a quel punto, vale quindi la pena di preferire il latte scremato e il riso integrale. Visto che il sodio fa trattenere l'acqua, si può poi intervenire anche sul sale, tenendo conto che ne sono meno ricchi i cibi freschi, soprattutto frutta e verdura, e quelli non raffinati.

Per cercare di tenere sotto controllo l'appetito, va poi rispettata senza deroghe la regola dei quattro-cinque piccoli pasti al giorno invece dei tradizionali tre abbondanti.


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