Alla scoperta dell’intestino: il crasso, dove fiorisce il microbiota

Alla scoperta dell’intestino: il crasso, dove fiorisce il microbiota

L’ultima parte del percorso dei residui alimentari è l’intestino crasso, un tratto relativamente breve (2 metri) in cui cambia completamente l’aspetto dei tessuti interni, la loro forma e anche la popolazione: soprattutto nell’area centrale, il colon ha infatti sede la flora batterica, così essenziale per il benessere dell’intero organismo.

Composto da quattro sezioni – cielo, colon, sigma e retto – e ben più corto del tenue, l’intestino crasso ha però una capacità analoga per via del maggiore diametro. L’interno è sprovvisto di villi. Questo tratto intestinale ha varie funzioni: deve riassorbire l’acqua utilizzata durante le fasi precedenti della digestione, insieme ai sali in essa disciolti.

Si stima che venga riassorbito, in un individuo sano, quasi il 90% dei liquidi. In questa maniera si producono le feci, composte da tutto ciò che è risultato indigeribile dall’organismo, compresi parecchi residui dei tessuti intestinali desquamatesi durante il processo.

I protagonisti di questa area sono i batteri che compongono un florido e complesso ecosistema vivente e operante sulle pareti intestinali in simbiosi con l’organismo: il microbiota o flora batterica. Mangiando noi consegniamo a questa popolazione microbica del cibo e loro, in cambio, scompongono sostanze che non saremmo in grado di digerire da soli, dandoci nel contempo sostanze come l’acido butirrico, le vitamine del complesso B e la vitamina K: quello che per loro un mero prodotto del proprio metabolismo, per noi sostanze essenziali che assorbiamo tramite le pareti intestinali.

La fermentazione del cibo, una modalità con cui i microbi si procurano energia per vivere, avviene qui, con conseguente produzione di scarti metabolici gassosi (anidride carbonica, metano, etc): noi la chiamiamo “aria nella pancia” quando viene prodotta in eccesso per via di uno squilibrio tra le varie specie che compongono la flora batterica, ad esempio dopo l’assunzione di antibiotici.

Inoltre lo strato mucoso di questo intestino funge da barriera, proteggendo da infezioni di “batteri cattivi” ingeriti accidentalmente e producendo anticorpi contro le infezioni grazie a tessuti specializzati.

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